A dieci anni mi dicevano che avevo gli occhi come quelli dei grandi.
Pieni zeppi di cose che non dovevo ancora conoscere, talmente rumorose che si diceva che a volte, il loro suono acuto, attraversasse le pareti.
A vent'anni avevo le palpebre serrate come le ginocchia delle signore durante le cerimonie. Non avevo bisogno di schiuderle nemmeno per un secondo, perché nel buio davo senso alle cose, e con la vista non c'ero mai riuscita.
A trent'anni il tempo si era finalmente fermato. Il vetro era ancora caldo e il profumo era diventato immediatamente inebriante: al primo sorso, la sorpresa, al secondo le labbra ancora tremanti sul bordo della tazzina.
Deve essere così, mi dicevo, è così. Non c’è altra spiegazione!
Poi ho capito: ci vogliono due occhi grandi così per guardarli in faccia, i piaceri della vita.
Credits | Sam Jackson
Dicembre
Credits | Joel venti
Negli scatti del calendario sono stati nascosti 6 easter egg che celebrano i 10 anni di progetti artistici dedicati alla sostenibilità. Scoprili tutti nell'experience interattiva.